Mastercard in pratica se n'è fregata della correzione e il target a breve è 268-269.
Trova qualcosa e fallo meglio di chiunque altro...
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domenica 19 maggio 2019
venerdì 17 maggio 2019
Un assaggio di Caimani
Sabato 25 maggio si terrà l’ultimo meeting dell’anno accademico 2018-2019 dei Caimani della Finanza.
Nell'occasione, eccezionalmente ospiteremo volentieri un numero ristretto (la sala è piccola) di osservatori – gratuitamente, ovvio.
Chi desidera partecipare, è pregato di farmi avere la sua prenotazione via e-mail con cortese urgenza.
I particolari logistici sono elencati nel volantino di proposta del nuovo anno accademico che rimanderò volentieri a chi ancora non lo avesse ricevuto..
A presto!
Renato Di Lorenzo
renato.dilorenzo1@gmail.com
Nell'occasione, eccezionalmente ospiteremo volentieri un numero ristretto (la sala è piccola) di osservatori – gratuitamente, ovvio.
Chi desidera partecipare, è pregato di farmi avere la sua prenotazione via e-mail con cortese urgenza.
I particolari logistici sono elencati nel volantino di proposta del nuovo anno accademico che rimanderò volentieri a chi ancora non lo avesse ricevuto..
A presto!
Renato Di Lorenzo
renato.dilorenzo1@gmail.com
martedì 14 maggio 2019
lunedì 13 maggio 2019
Caimani Bit
Sabato in riunione s'è detto di shortare IIIN stamattina in apertura;
quindi adesso le abbiamo in carico short @ 19,41.
Renato Di Lorenzo
Insteel Industries, Inc. (IIIN) NasdaqGS -
NasdaqGS Real Time Price.
Currency in USD
Quote Lookup 19.06-0.70 (-3.57%) As of 11:25AM EDT.
Market open.
Insteel Industries Inc (IIIN) NASDAQ 19,04 -0,72 -3,64% 21:59:59 - Chiuso.
Valuta in USD
quindi adesso le abbiamo in carico short @ 19,41.
Renato Di Lorenzo
Insteel Industries, Inc. (IIIN) NasdaqGS -
NasdaqGS Real Time Price.
Currency in USD
Quote Lookup 19.06-0.70 (-3.57%) As of 11:25AM EDT.
Market open.
Insteel Industries Inc (IIIN) NASDAQ 19,04 -0,72 -3,64% 21:59:59 - Chiuso.
Valuta in USD
Trading Bits
LA BUSTINA DI MINERVA era una rubrica di Umberto Eco sull'Espresso.
Tempo permettendo, faremo una operazione analoga in finanza: poche note periodiche su malvezzi, false convinzioni, bufale, etc. etc.
A volte si dice: se ho guadagnato, va bene così: chi se ne frega se ho guadagnato meno dell’indice?
Sbagliato.
La valutazione della out-performance è essenziale. Perché? Perché quando si decide, ad esempio, di andar lunghi su New York, esistono due modi di farlo: comperare tutta la borsa (ossia l’indice) o scegliere i titoli uno per uno.
Comperare l’indice è ormai semplice come pelare una banana e ci sono almeno tre modi per farlo: i futures, gli ETF, le opzioni e sicuramente sto dimenticando qualcosa… il costo delle transazioni è in genere quasi irrilevante, i margini sono normalmente generosi, non ci sono di solito problemi di liquidità… e via di seguito.
Se si comperano i titoli uno per uno i vantaggi appena enumerati possono a volte trasformarsi in problemi e in aggiunta abbiamo il problema principe: quello della selezione; perché Apple e non General Electric o una miniera d’oro del Nevada? Perché fare tutta quella fatica e assumersi i rischi di toppare?
C’è solo una risposta: perché così facendo ci aspettiamo di guadagnare di più… molto di più… ossia di out-performare alla grande l’indice. Noi vogliamo fare il primo milione (o il secondo, il terzo…).
Se non ce la facciamo a out-performare l’indice, una volta può essere stata sfortuna, ma due sfortune cominciano a rivelare delle tare di comportamento. E se in noi si annida una tara di comportamento in un crash (in cui prima o poi ci imbatteremo) perderemo più di quel che possiamo permetterci.
Garantito al limone.
Non dimenticate di confrontavi col mercato e non congratulatevi mai con voi stessi: è una pratica perniciossima, come quella di credere di vedere la Madonna.
Best of all.
R
Tempo permettendo, faremo una operazione analoga in finanza: poche note periodiche su malvezzi, false convinzioni, bufale, etc. etc.
A volte si dice: se ho guadagnato, va bene così: chi se ne frega se ho guadagnato meno dell’indice?
Sbagliato.
La valutazione della out-performance è essenziale. Perché? Perché quando si decide, ad esempio, di andar lunghi su New York, esistono due modi di farlo: comperare tutta la borsa (ossia l’indice) o scegliere i titoli uno per uno.
Comperare l’indice è ormai semplice come pelare una banana e ci sono almeno tre modi per farlo: i futures, gli ETF, le opzioni e sicuramente sto dimenticando qualcosa… il costo delle transazioni è in genere quasi irrilevante, i margini sono normalmente generosi, non ci sono di solito problemi di liquidità… e via di seguito.
Se si comperano i titoli uno per uno i vantaggi appena enumerati possono a volte trasformarsi in problemi e in aggiunta abbiamo il problema principe: quello della selezione; perché Apple e non General Electric o una miniera d’oro del Nevada? Perché fare tutta quella fatica e assumersi i rischi di toppare?
C’è solo una risposta: perché così facendo ci aspettiamo di guadagnare di più… molto di più… ossia di out-performare alla grande l’indice. Noi vogliamo fare il primo milione (o il secondo, il terzo…).
Se non ce la facciamo a out-performare l’indice, una volta può essere stata sfortuna, ma due sfortune cominciano a rivelare delle tare di comportamento. E se in noi si annida una tara di comportamento in un crash (in cui prima o poi ci imbatteremo) perderemo più di quel che possiamo permetterci.
Garantito al limone.
Non dimenticate di confrontavi col mercato e non congratulatevi mai con voi stessi: è una pratica perniciossima, come quella di credere di vedere la Madonna.
Best of all.
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