LA BUSTINA DI MINERVA era una rubrica di Umberto Eco sull'Espresso. Tempo permettendo, faremo una operazione analoga in finanza: poche note periodiche su malvezzi, false convinzioni, bufale, etc. etc.
Vanno in scena i #minibot proposti da #Borghi (#Lega) e ognuno dice la sua, compreso #Draghi.
Proviamo a capirci qualcosa.
Fra i tanti debiti che ha lo #Stato, ci sono anche quelli verso i suoi fornitori: gente che ha fatto manutenzione alle scuole, ad esempio, e che non viene pagata; qualcuno c'è fallito.
Borghi dice: questo debito cartolarizziamolo, ossia consegniamo dei titoli di Stato al suo posto: debito era e debito rimane. E non fa una grinza.
Chi accetta i minibot poi per lo più vorrà realizzarli in contanti, cioè li venderà perdendoci qualche cosa, il che significa che una parte del debito pubblico il cui valore tanto ci preoccupa... si sgonfia perché il livello medio del suo prezzo diminuisce. Lo sgonfiamento lo ha pagato volontariamente l'artigiano rinunciando a una parte del suo credito a fronte del beneficio che ne ricava usando la liquidità per sviluppare il suo business (si spera).
Dato poi che gli interessi da pagare sono scritti sopra al minibot e non cambiano, ma il prezzo è sceso, il livello dei tassi di interesse italiano aumenta un po', con le banche al seguito, e questo ha effettivamente un effetto recessivo sull'economia.
I minibot cominceranno poi a circolare come carta moneta: è inevitabile; quindi ci sarà più moneta a caccia degli stessi beni, ossia ci sarà un po' di inflazione. Ma un po' di inflazione è l'unico modo per far svalutare il debito monstre che ha l'Italia.
A questo proposito, è bene sia chiaro che, essendo l'#Italia il secondo paese manifatturiero d'#Europa e il terzo per #PIL... quel debito non lo rimborserà mai nessuno, ed è per questo che i minus habens di #Bruxelles ci chiedono sempre solo "di limarlo un po'", perché non si può fare altro se non precipitare il mondo in una #recessione tipo '29. Sia chiaro che queste limature regolari non risolvono il problema ma sono micidiali per il welfare del common Joe.
L'immissione di liquidità, infine, realizzata tramite i minibot ma resa impossibile in euro, è uno dei mezzi più classici e potenti per stimolare l'economia.
Faccio fatica a dirlo, ma Borghi ha ragione.
Se nel #PD ci fossero, come ci sono, persone serie, statisti nel senso più usato del termine, sosterrebbero la proposta.
Trova qualcosa e fallo meglio di chiunque altro...
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sabato 8 giugno 2019
lunedì 13 maggio 2019
Trading Bits
LA BUSTINA DI MINERVA era una rubrica di Umberto Eco sull'Espresso.
Tempo permettendo, faremo una operazione analoga in finanza: poche note periodiche su malvezzi, false convinzioni, bufale, etc. etc.
A volte si dice: se ho guadagnato, va bene così: chi se ne frega se ho guadagnato meno dell’indice?
Sbagliato.
La valutazione della out-performance è essenziale. Perché? Perché quando si decide, ad esempio, di andar lunghi su New York, esistono due modi di farlo: comperare tutta la borsa (ossia l’indice) o scegliere i titoli uno per uno.
Comperare l’indice è ormai semplice come pelare una banana e ci sono almeno tre modi per farlo: i futures, gli ETF, le opzioni e sicuramente sto dimenticando qualcosa… il costo delle transazioni è in genere quasi irrilevante, i margini sono normalmente generosi, non ci sono di solito problemi di liquidità… e via di seguito.
Se si comperano i titoli uno per uno i vantaggi appena enumerati possono a volte trasformarsi in problemi e in aggiunta abbiamo il problema principe: quello della selezione; perché Apple e non General Electric o una miniera d’oro del Nevada? Perché fare tutta quella fatica e assumersi i rischi di toppare?
C’è solo una risposta: perché così facendo ci aspettiamo di guadagnare di più… molto di più… ossia di out-performare alla grande l’indice. Noi vogliamo fare il primo milione (o il secondo, il terzo…).
Se non ce la facciamo a out-performare l’indice, una volta può essere stata sfortuna, ma due sfortune cominciano a rivelare delle tare di comportamento. E se in noi si annida una tara di comportamento in un crash (in cui prima o poi ci imbatteremo) perderemo più di quel che possiamo permetterci.
Garantito al limone.
Non dimenticate di confrontavi col mercato e non congratulatevi mai con voi stessi: è una pratica perniciossima, come quella di credere di vedere la Madonna.
Best of all.
R
Tempo permettendo, faremo una operazione analoga in finanza: poche note periodiche su malvezzi, false convinzioni, bufale, etc. etc.
A volte si dice: se ho guadagnato, va bene così: chi se ne frega se ho guadagnato meno dell’indice?
Sbagliato.
La valutazione della out-performance è essenziale. Perché? Perché quando si decide, ad esempio, di andar lunghi su New York, esistono due modi di farlo: comperare tutta la borsa (ossia l’indice) o scegliere i titoli uno per uno.
Comperare l’indice è ormai semplice come pelare una banana e ci sono almeno tre modi per farlo: i futures, gli ETF, le opzioni e sicuramente sto dimenticando qualcosa… il costo delle transazioni è in genere quasi irrilevante, i margini sono normalmente generosi, non ci sono di solito problemi di liquidità… e via di seguito.
Se si comperano i titoli uno per uno i vantaggi appena enumerati possono a volte trasformarsi in problemi e in aggiunta abbiamo il problema principe: quello della selezione; perché Apple e non General Electric o una miniera d’oro del Nevada? Perché fare tutta quella fatica e assumersi i rischi di toppare?
C’è solo una risposta: perché così facendo ci aspettiamo di guadagnare di più… molto di più… ossia di out-performare alla grande l’indice. Noi vogliamo fare il primo milione (o il secondo, il terzo…).
Se non ce la facciamo a out-performare l’indice, una volta può essere stata sfortuna, ma due sfortune cominciano a rivelare delle tare di comportamento. E se in noi si annida una tara di comportamento in un crash (in cui prima o poi ci imbatteremo) perderemo più di quel che possiamo permetterci.
Garantito al limone.
Non dimenticate di confrontavi col mercato e non congratulatevi mai con voi stessi: è una pratica perniciossima, come quella di credere di vedere la Madonna.
Best of all.
R
giovedì 29 novembre 2018
Gratis per sempre
La Newsletter Light sulla Borsa di Milano, settimanale, verrà inviata gratuitamente (per sempre) nel weekend a tutti coloro che ne faranno richiesta semplicemente via e-mail: rdlea@libero.it.
Al momento di scrivere il rendimento del portafoglio azionario è del 70,52%.
Best of all.
Renato Di Lorenzo
Al momento di scrivere il rendimento del portafoglio azionario è del 70,52%.
Best of all.
Renato Di Lorenzo
#CaimaniDellaFinanza #IlSole24ORE #Corriere
#Repubblica #TGLA7 #prorealcode,
#prorealtime,
http://analitictrading.blogspot.com/
sabato 10 febbraio 2018
Nuovo tip
Data | 2/10/2018 |
Borsa | Milano |
Titolo | Enel |
Posizione | Short |
Fino al prezzo di | 4.508 |
N° titoli (unit size) | 794 |
Stop loss dimension | 0.252 |
Take profit | 4.004 |
Potential | 12.6% |
domenica 17 dicembre 2017
Nuovo tip
Data | 12/17/2017 |
Borsa | NASDAQ |
Titolo | Twenty-First (FOXA) |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 36.52 |
N° titoli (unit size) | 131 |
Stop loss dimension | 3.05 |
Take profit | 42.62 |
Potential | 16.70% |
sabato 11 novembre 2017
E' finalmente in stampa!!!
Da' un'occhiata a 'Trading online con Corinnah Kroft'da Renato Di Lorenzo ed Emilio Cuomo
SUPERPENNY
STOCKS
Questa nuova
Newsletter settimanale è inviata in omaggio esclusivamente agli
acquirenti dei volumi della collana I CAIMANI DELLA FINANZA pubblicata da LSWR.
Per ricevere la
newsletter occorre mandare una qualunque prova di acquisto, di uno qualunque
dei volumi della collana, al curatore della collana medesima: renato.dilorenzo1@gmail.com.
La
nuova newsletter, con il preziosissimo aiuto di Corinnah Kroft tenta di scovare
i potenziali tenbaggers (cioè i
titoli che si spera possano decuplicare di prezzo) fra i piccoli titoli
americani - quelli che quotano meno di 2 dollari, il terreno di caccia più
appetito - oltre a possedere altre caratteristiche che appaiano molto
promettenti.
In
bocca al lupo dunque!
I
nostri libri saranno sempre con voi…
Renato
Di Lorenzo.
sabato 13 maggio 2017
Nuovo tip
Data | 5/13/2017 |
Borsa | NYSE |
Titolo | Quest Diag. (DGX) |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 109.34 |
N° titoli (unit size) | 19 |
Stop loss dimension | 11.71 |
Take profit | 126.91 |
Potential | 16.07% |
giovedì 4 maggio 2017
Su Facebook stamattina:
Giuseppe Scimone: Potete consigliarmi dei testi per iniziare a fare trading online ?
Commenti.
Riccardo de Lorenzi: Comincia con la serie di Renato Di Lorenzo edita dal Sole 24 Ore e poi passa a questo : https://www.mta.org/technic.../cmt-ebooks-available-in-july/
(...)
Riccardo de Lorenzi: Giuseppe Scimone, in ogni caso non mettere soldi in borsa finché non hai finito almeno Renato Di Lorenzo e Murphy. Quando inizi metti pochi soldi (pochissimi) purché siano soldi di cui puoi fare a meno. Impara bene il Money management che è più importante dei segnali di entrata e uscita. Non smettere mai di studiare. Non farti influenzare da quello che dicono gli altri e in particolare dalle notizie. AT è più un'arte che una scienza. E come nell'arte parti dal presupposto che non sei de Chirico , ma un bambino di sei anni che disegna mamma, papà e la casetta. Nella migliore delle ipotesi puoi ambire a diventare un buon falsario con molti anni di pratica e tentativi.
😉
Commenti.
Riccardo de Lorenzi: Comincia con la serie di Renato Di Lorenzo edita dal Sole 24 Ore e poi passa a questo : https://www.mta.org/technic.../cmt-ebooks-available-in-july/
(...)
Riccardo de Lorenzi: Giuseppe Scimone, in ogni caso non mettere soldi in borsa finché non hai finito almeno Renato Di Lorenzo e Murphy. Quando inizi metti pochi soldi (pochissimi) purché siano soldi di cui puoi fare a meno. Impara bene il Money management che è più importante dei segnali di entrata e uscita. Non smettere mai di studiare. Non farti influenzare da quello che dicono gli altri e in particolare dalle notizie. AT è più un'arte che una scienza. E come nell'arte parti dal presupposto che non sei de Chirico , ma un bambino di sei anni che disegna mamma, papà e la casetta. Nella migliore delle ipotesi puoi ambire a diventare un buon falsario con molti anni di pratica e tentativi.
😉
domenica 23 aprile 2017
Nuovo tip
Data | 4/23/2017 |
Borsa | NASDAQ |
Titolo | Apple (AAPL) |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 145.49 |
N° titoli (unit size) | 12 |
Stop loss dimension | 18.061 |
Take profit | 164.83 |
Potential | 13.29% |
giovedì 30 marzo 2017
Lettura interessante
Mi è stato chiesto di scrivere la prefazione a questo bel libro (http://amzn.to/2oenJ4h), e l'ho fatto volentieri, perché ogni trader dovrebbe leggerlo con cura.
Happy trading!
Renato Di Lorenzo
Happy trading!
Renato Di Lorenzo
giovedì 26 gennaio 2017
Nuovo tip
Data | 1/26/2017 |
Borsa | NYSE |
Titolo | Texas Instr. (TXN) |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 81.06 |
N° titoli (unit size) | 21 |
Stop loss dimension | 7.2 |
Take profit | 95.91 |
Potential | 18.32% |
lunedì 28 novembre 2016
Nuovo tip
Data | 11/28/2016 |
Borsa | NYSE |
Titolo | Cryolife |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 20.57 |
N° titoli (unit size) | 92 |
Stop loss dimension | 1.56 |
Take profit | 23.7 |
domenica 11 settembre 2016
Nuovo tip
Data | 9/11/2016 |
Borsa | Milano |
Titolo | Molmed |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 0.5273 |
N° titoli (unit size) | 2493 |
Stop loss dimension | 0.0818 |
Take profit | 0.6908 |
venerdì 2 settembre 2016
Nuovo!!!
Ho pubblicato una nuova dispensa su Amazon:
Per chi ama il
VERY fast trading.
Il ritorno netto
in backtest su EUR/USD dal 2 settembre 2015 al 2 settembre 2016 è stato del
25,37%, il che – tenendo conto di un margine standard sul Forex dell’1% -
equivale a un ritorno netto base anno del 2537%.
Renato Di Lorenzo
volume 35
Sentiment dynamics di
Corinnah Kroft
A fast & day trading protocol
Il “sentiment”
del mercato altro non è se non la predisposizione degli operatori a comperare o
a vendere. Decifrare il sentiment quindi equivale a poter prendere la posizione
giusta: long o short che sia.
Sono state
escogitate molte strade per captare il sentiment.
Alcune consistono
semplicemente nel rilevare cosa dicono gli operatori… ma questa è una strada
molto scivolosa, perché chi si appresta a comperare o a vendere difficilmente
lo dirà, proprio per non fare aumentare (o diminuire, nel secondo caso) i
prezzi. Altri strumenti qualitativi di questo tipo in genere falliscono per
ragioni analoghe: ciò che pensano i giornalisti e gli analisti è come noto
quasi sempre irrilevante perché sono solo interpretazioni confuse di ciò che
viene detto loro dagli operatori.
Quindi il modo
più affidabile di decifrare il sentiment è quello di attenersi ai dati, ossia
all’andamento dei prezzi stessi, cercando però di capire se esista un
indicatore che ragionevolmente sia interprete proprio di questa variabile (là fuori ci sono tanti tori o tanti orsi?).
Anche in questo
campo ci sono state molte proposte, forse l’ultima delle quali è il Sentiment Zone Oscillator che si trova
sul web.
Abbiamo
sottoposto a test stringenti questo indicatore e il risultato è stato che per
lo più ha performance notevolmente peggiori di quelle di un semplice incrocio
di medie mobili, come si sa lo yardstick di ogni trading system.
La ragione è – a
nostro sommesso avviso – che… è troppo complicato.
La ricerca della
complessità, nella speranza che ciò che è complesso sia migliore, è in genere
illusorio, perché viene a mancare la ragionevolezza dell’intuizione e del senso
comune. Anche i trading system sarebbe bene che rispondessero al criterio del
rasoio di Ockham: tra due soluzioni possibili, va scelta sempre la più semplice
(e intuitiva aggiungiamo noi).
La nostra amica
Corinnah Kroft si è dunque messa al lavoro, e tanto per cominciare ha fatto
contare all’indicatore (che ha chiamato Sentiment
Dynamics) quante sono le barre up e le barre down, usando il prezzo più
ragionevole, cioè il total price (la media tra open, high, low e close); poi…
domenica 21 agosto 2016
Nuovo tip
Data | 8/21/2016 |
Borsa | Nasdaq |
Titolo | WSFS |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 38.3 |
N° titoli (unit size) | 118 |
Stop loss dimension | 1.22 |
Take profit | 40.74 |
![]() |
Come Programmare ProRealTime |
domenica 14 agosto 2016
Nuovo tip
Data | 8/14/2016 |
Borsa | Nasdaq |
Titolo | Cohrent |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 110.62 |
N° titoli (unit size) | 22 |
Stop loss dimension | 6.06 |
Take profit | 122.74 |
lunedì 25 luglio 2016
domenica 17 luglio 2016
Nuovo tip
Data | 7/13/2016 |
Borsa | NYSE |
Titolo | Pfizer |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 37.26 |
N° titoli (unit size) | 126 |
Stop loss dimension | 1.46 |
Take profit | 40.18 |
domenica 3 luglio 2016
Nuovo tip
Data | 7/3/2016 |
Borsa | NYSE |
Titolo | Verizon |
Posizione | Long |
Fino al prezzo di | 57.02 |
N° titoli (unit size) | 66 |
Stop loss dimension | 2.38 |
Take profit | 61.78 |
sabato 11 giugno 2016
Nuovo tip
Data | 6/11/2016 |
Borsa | Milano |
Titolo | Campari |
Posizione | Short |
Fino al prezzo di | 8.142 |
N° titoli (unit size) | 369 |
Stop loss dimension | 0.548 |
Take profit | 7.047 |
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