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venerdì 6 giugno 2014

Titoli e Mercati del 6 giugno 2014

Bisogna essere dei decerebrati per aver messo in dubbio, a suo tempo, che questo sarebbe accaduto. Eppure... (tratto da AdnKronos)
L’Italia riprende a spendere, dal bonus di 80 euro circa tre miliardi in più per i consumi.

La spesa delle famiglie italiane potrebbe aumentare, nel solo 2014, di 3,1 miliardi di euro grazie all’impatto del bonus fiscale di 80 euro, deciso dal governo per i lavoratori dipendenti con reddito basso.
Sette miliardi - Tuttavia si tratta di poco meno della metà dell’ammontare complessivo del bonus, pari a circa 7 miliardi di euro. Di questi 1,2 miliardi saranno destinati al risparmio e quasi 1 miliardo di euro verrà utilizzato per ripianare vecchi debiti. E’ quanto stima l’Ufficio Economico Confesercenti sulla base di un sondaggio Confesercenti-SWG sulla platea dei beneficiari del provvedimento. 
Propensione al consumo - Oltre la metà (il 54%) di coloro che hanno avuto il bonus ha intenzione di spenderlo, sia per il pagamento di debiti pregressi (il 14%) che per l’acquisto di beni e servizi (40%). Una propensione al consumo importante, che però denota la condizione difficile in cui versano le famiglie italiane. Solo il 18%, infatti, ha deciso di mettere da parte la somma: in parte, probabilmente, per l’incertezza sul futuro, ma anche per iniziare a ripristinare il risparmio eroso in questi anni di crisi. Il 28% degli intervistati, invece, ancora non ha scelto come impiegare il bonus.
Quattro milioni di italiani - Tra i circa 4 milioni di italiani che lo useranno, secondo la stima, per l’acquisto di beni e servizi, il 45% ha deciso di spenderlo interamente, mentre tre su dieci ne impiegheranno comunque più della metà e il 22% la metà circa. In totale, calcola l’Ufficio Economico Confesercenti, entro la fine del 2014 sul mercato dovrebbero arrivare più di 3,1 miliardi di euro di consumi, generando un incremento dello 0,3% della spesa delle famiglie residenti italiane. Complessivamente, oltre due terzi (68%) dei beneficiari hanno un giudizio positivo del provvedimento: il 13% accoglie con un ‘finalmente’ l’arrivo del bonus e il 55% lo ritiene un’iniziativa utile. Per il 32%, però, non è sufficiente a risolvere i problemi. Dal sondaggio emerge inoltre che il 78% delle persone interessate ha già ricevuto in questi giorni il bonus in busta paga. Di questi, due su tre (il 66%) ha percepito la cifra esatta di 80 euro.
Federalberghi - Di segno opposto la visione di Federalberghi, parlando del peso del bonus sul ponte del 2 giugno. “Sono dati deludenti quelli che emergono dalle previsioni turistiche degli italiani per il ‘ponte’ del 2 giugno” e dunque “la speranza che il bonus in busta paga di 80 euro producesse un’immediata ripartenza dei consumi, non trova per il momento conferma nei fatti”. E’ il commento del presidente Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di un’indagine di queste ore. ”Comparando infatti, pur con i debiti distinguo, l’ultimo ‘ponte’ simile a quello di quest’anno, che si registrò nel 2011 - precisa Bocca - la differenza di italiani in vacanza ammonterebbe ad oltre 2,5 milioni di persone in meno”. “Il dato assoluto - sottolinea il presidente degli albergatori italiani - è preoccupante, soprattutto per il fatto che da sempre questo ‘ponte’ rappresenta il banco di prova per l’ormai imminente stagione estiva”.

Bene Renzi.

Renato Di Lorenzo. 

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