Ho pubblicato una nuova dispensa su Amazon:
Per chi ama il
VERY fast trading.
Il ritorno netto
in backtest su EUR/USD dal 2 settembre 2015 al 2 settembre 2016 è stato del
25,37%, il che – tenendo conto di un margine standard sul Forex dell’1% -
equivale a un ritorno netto base anno del 2537%.
Renato Di Lorenzo
volume 35
Sentiment dynamics di
Corinnah Kroft
A fast & day trading protocol
Il “sentiment”
del mercato altro non è se non la predisposizione degli operatori a comperare o
a vendere. Decifrare il sentiment quindi equivale a poter prendere la posizione
giusta: long o short che sia.
Sono state
escogitate molte strade per captare il sentiment.
Alcune consistono
semplicemente nel rilevare cosa dicono gli operatori… ma questa è una strada
molto scivolosa, perché chi si appresta a comperare o a vendere difficilmente
lo dirà, proprio per non fare aumentare (o diminuire, nel secondo caso) i
prezzi. Altri strumenti qualitativi di questo tipo in genere falliscono per
ragioni analoghe: ciò che pensano i giornalisti e gli analisti è come noto
quasi sempre irrilevante perché sono solo interpretazioni confuse di ciò che
viene detto loro dagli operatori.
Quindi il modo
più affidabile di decifrare il sentiment è quello di attenersi ai dati, ossia
all’andamento dei prezzi stessi, cercando però di capire se esista un
indicatore che ragionevolmente sia interprete proprio di questa variabile (là fuori ci sono tanti tori o tanti orsi?).
Anche in questo
campo ci sono state molte proposte, forse l’ultima delle quali è il Sentiment Zone Oscillator che si trova
sul web.
Abbiamo
sottoposto a test stringenti questo indicatore e il risultato è stato che per
lo più ha performance notevolmente peggiori di quelle di un semplice incrocio
di medie mobili, come si sa lo yardstick di ogni trading system.
La ragione è – a
nostro sommesso avviso – che… è troppo complicato.
La ricerca della
complessità, nella speranza che ciò che è complesso sia migliore, è in genere
illusorio, perché viene a mancare la ragionevolezza dell’intuizione e del senso
comune. Anche i trading system sarebbe bene che rispondessero al criterio del
rasoio di Ockham: tra due soluzioni possibili, va scelta sempre la più semplice
(e intuitiva aggiungiamo noi).
La nostra amica
Corinnah Kroft si è dunque messa al lavoro, e tanto per cominciare ha fatto
contare all’indicatore (che ha chiamato Sentiment
Dynamics) quante sono le barre up e le barre down, usando il prezzo più
ragionevole, cioè il total price (la media tra open, high, low e close); poi…
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